Magia del Natale


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Presepe in Europa Orientale

IL PRESEPE > Presepi in Italia e nel mondo

Il Presepio popolare ungherese, il cosiddetto Betlemme, è trasportabile a mano. Ha la forma di una chiesetta, di una stalla o di un armadietto con tendine apribili, ed una misura variabile tra i 25 cm. ed il metro e mezzo. Il portale è ampio, affinchè si possa vedere l'interno, dove sono collocate delle figurine ritagliate di carta, o statuine in legno o creta ornate di ovatta: davanti arde una candela. E questo presepio viene portato di casa in casa da ragazzi, detti betlehemesek, alcuni dei quali sono vestiti da angeli, che recitano versetti, cantano e ballano.
Il vertep, presepe di origine ucraina, era costituito per lo più da una casetta a due piani in stile neoclassico, sovrastata dalla stella di Natale e animata da una marionetta: nel piano superiore veniva rappresentata la parte più propriamente religiosa (l'adorazione dei pastori e dei Magi, la strage degli innocenti, la morte di Erode), mentre in quello inferiore si susseguivano scene umoristiche tratte dalla vita del popolo, e da questo assai gradite.
Sembra che i testi del vertep siano stati composti dagli studenti dell'Accademia di Kiev, che conoscevano a fondo i gusti delle masse popolari, le loro usanze e i loro costumi. Dall'Ucraina, il successo del vertep si diffuse dapprima nella Piccola Russia, quindi nella Bielorussia, in Siberia e, infine, Mosca.
Il Presepio polacco, la szopka, è invece una costruzione a forma di cattedrale, rivestita di carta stagnola colorata. Si compone di tre parti: quella superiore, con gli angeli che suonano le trombe per annunciare la nascità di Gesù, quella centrale, dove è collocata la Natività, e la parte inferiore in cui sfilano i contadini polacchi, i pastori con le pecore e i buoi, e i Re Magi. Szopke portatili vengono trasportate di casa in casa da ragazzi che cantano le pastorali (detti colende), ricevendo in cambio dolci e denari.
Le regioni alpine della Slovenia hanno una tradizione del presepio di famiglia che risale agli inizi dell'Ottocento. Ogni casa di contadini costruisce il presepio in un angolo "sacro" della stanza di soggiorno, una mensola dove, negli altri periodi dell'anno, è esposto il Crocifisso. Si forma una montagna di muschio, con in cima la città di Betlemme, e la stalla che alloggia la Natività collocata ai piedi. Questa composizione convenzionale è decorata con un antipendio, fissato sul margine anteriore della mensola, che costituisce un supplemento simbolico dei presepio: è lungo circa 70 cm. e largo 35 cm., e in origine si suppone non fosse altro che un velo o uno scialle femminile, sostituito in seguito da una tovaglietta riccamente ricamata.


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